Itinerario/gita

IL PARCO DELLE MADONIE

Presentato da
Ente Parco delle Madonie
Descrizione
Il Parco (*) Gestore: Ente Parco delle Madonie Sede: Corso Paolo Agliata, 16 - 90027 Petralia Sottana (PA) Tel: 0921/680201 - 0921/662795 Fax: 0921/680478 Superficie: 39.972 ha Province: Palermo Istituzione: 1989 Notevole è il patrimonio naturalistico, storico e artistico. In un contesto caratterizzato da aspre montagne che si affacciano sul mare di Sicilia, sono ancora evidenti i segni dell'uomo, testimonianze di una presenza millenaria (Preistoria) che in alcuni casi si tramanda in attività attuali. Il territorio è segnato da numerosi edifici religiosi, monasteri, eremi e chiese rupestri, spesso suggestivamente isolate in alto sulle montagne. Dimenticati lungo le vie d'acqua i mulini, le vecchie masserie spesso costruite sui resti di più antichi casali romani, testimoniano la capacità di una cultura capace di vivere in simbiosi con la natura. Nelle Madonie si trovano le più antiche rocce di Sicilia, formatesi durante il Triassico. Lo documentano i numerosissimi fossili di lamellibranchi, alghe e spugne che si rinvengono nelle zone calcaree della catena montuosa. Le vette più alte e spettacolari della catena sono, Pizzo Carbonara ( 1979 m.), Monte San Salvatore ( 1912 m.), Monte Ferro (1906 m.) Monte Ouacella (1869 m.), Monte dei Cervi (1656 m.). Pur facendo parte dello stesso complesso presentano ognuna un aspetto diverso. Ora tondeggianti o aguzze, ora coperte di vegetazioni o spoglie, punteggiano maestosamente il territorio disegnando, valli, pianori, altipiani, dirupi e dorsi dolcemente ondulati. Nelle madonie che occupano appena il 2% della superficie dell'isola, sono presenti oltre la metà delle specie vegetali siciliani tra le quali parecchie endemiche. L'area madonita con le sue caratteristiche geomorfologiche-climatiche, consente l'identificazione di tre zone distinte: La fascia costiera del versante settentrionale, protetta dai venti africani in cui si trovano i più fitti boschi, gli uliveti secolari, i sughereti, i castagneti, i frassini da manna, i querceti a roverella e nuclei da agrifoglio di Piano Pomo. La Vasta catena montuosa conserva invece il manto boschivo di leccio e faggio e presenta numerosissime specie endemiche tra le quali L'Abies Nebrodensis, relitto di antiche glaciazioni. Il versante meridionale assolato e spoglio o verdeggiante e mite nel susseguirsi mutevole delle stagioni è " L'aspetto della vera Sicilia; ma è anche un dolce susseguirsi di dorsi montani e collinosi tutti coltivati a frumento e ad orzo". La fauna delle madonie qualitativamente e quantitativamente, conserva una grande varietà di specie. Tra i mammiferi si annovera la Martora, la Volpe, il Gatto Selvatico e l'Istrice. Da segnalare tra gli uccelli l'Aquila Reale, l'Aquila del Bonelli ed il Gracchio Corallino. Per quanto riguarda rettili e anfibi nel parco sono presenti quasi tutte le specie siciliane. Chiunque abbia visitato le Madonie è rimasto meravigliato dalla diversità e abbondanza degli invertebrati, di cui almeno trenta specie sono endemiche. La variabilità degli ambienti naturali presenti fa sì che le Madonie ospitino numerose specie di farfalle, la specie più interessante dal punto di vista bio-geografico è il Parnassius Apollo sottospecie endemica madonita. Fin dalle epoche più remote, l'uomo ha lasciato su queste montagne, i segni della sua presenza confermati dai rinvenimenti nella grotta del Vecchiuzzo vicino a Petralia Sottana, in alcune grotte e abissi nei pressi di Isnello e Gratteri e dai reperti pre-ellenici della Rocca, il promontorio che domina Cefalù e la sua bella cattedrale normanna. Ma anche il pastore e il contadino hanno lasciato le loro tracce nei pagliai lungo i sentieri di montagna, negli ovili ricavati nella roccia, nei nudi ricoveri di pietra. La presenza di alcuni vecchi insediamenti rurali nei quali continuano a ruotare le vecchie macine mosse da animali, dove si svolge l'attività di trasformazione delle olive in olio, parte finale di un'attività svolta con metodi antichi tramandati da padre in figlio da idea del rapporto spesso difficile del contadino con la sua terra. Nella splendida cornice costituita dai quindici centri abitati ricchi di tradizioni, foklore ed artigianato, ben conservati, le architetture anche rurali testimoniano l'espressione di una cultura che ha saputo conservare i sani valori di questi luoghi. In queste terre una tradizione contadina millenaria offre i sapori di formaggi tipici e il calore dell'ospitalità siciliana. I funghi di basilisco diventano ambiti ingredienti per la preparazione dei primi piatti. Le salsicce e le costatine di agnello vivacizzano le interminabili grigliate. I pasticcieri da queste parti si sbizzarriscono nel creare dolci sempre più raffinati, lo sfoglio, la testa di turco, gli amaretti. I vini conservano gli odori di un'attività quasi sacrale. Per finire non manca di certo una buona granita al gusto di limone, di fragole e di frutti di bosco. Il ritmo della vita da queste parti è scandito dai suoni che ancora si riescono ad apprezzare lungo le strade e le viuzze che caratterizzano i centri urbani con le loro imponenti cattedrali, con i loro maestosi castelli. La storia non ha necessità di essere studiata nei libri ma si incontra nelle piacevoli passeggiate estive. I piccoli centri che costellano il massiccio delle Madonie possiedono quasi tutti preziosi patrimoni artistici che solo un'osservazione attenta e meticolosa può disvelare. Non si tratta spesso, infatti, di manufatti architettonici che si impongono per la loro maestosità anche al turista frettoloso, ma di piccoli tesori architettonici o d'arte figurativa seminascosti. L'insieme si presta una sorta di esplorazione che riserva continuamente il grande piacere della scoperta. (MAPPA DETTAGLIATA DEL PARCO) (*)Pagine e immagini prelevate dal sito ufficiale del PARCO DELLE MADONIE : http://comunic.it/PARKS/indice/parchi/SIPRMD/PRMD.html


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