Comunità religiose

Chiesa: Maria SS. della Catena

Indirizzo
Descrizione della chiesa
Maria SS. della Catena In piazza Garibaldi, presso il luogo dove sorgeva l'antica oda Reale, è ubicata la chiesa ell'Addoloratella, altrimenti nota come Maria SS. della Catena. Accanto ad essa possiamo osservare il monumento innalzato in onore dell'eroe locale Salvatore Spinuzza, uno dei protagonisti della fallita insurrezione dei 25 novembre 1856 contro i Borboni. L'iscrizione commemorativa reca la data del 14 marzo 1857, giorno in cui, nell'antistante piazza, venne eseguita la sua fucilazione. Prima dell’esecuzione, io Spinuzza ricevette i santi sacramenti nella vicina chiesa dell'Addoloratella. NOTIZIE STORICHE La costruzione della chiesa viene compiuta nel 1780, ovvero nel periodo di massima agiatezza e rilevanza politica della famiglia committente, i Legambi, che dal 1659 ai primi decenni dell'Ottocento ricoprirono più volte, a Cefalù, ruoli istituzionali. La realizzazione dell'edificio sacro ebbe dunque luogo sette anni prima che venisse demolita la Porta Reale, inserita nel contiguo sistema di mura megalitiche ed in seguito ricostruita coi nome di Porta Maggiore. Nel 1790 Don Pietro Legambi fonda il Collegino deii'Addolorata, che avrebbe dovuto dare asilo a sette donne prive di mezzi e che prestò la propria opera almeno fino ai primi dell'Ottocento. Questa missione di carità era stata precedentemente (a partire dal 1642) compiuta dalla Comunità della S.Vergine Addolorata, annessa alla chiesa di S.Maria dei Gesù al Borgo. Dopo la famiglia Legambi furono i D'Anna, con essa imparentati, a patrocinare l'Addoloratella almeno fino al 1960.Il motivo per cui detta chiesa fu altresì intitolata a Maria SS. della Catena è da attribuirsi a quanto avvenne nel maggio dei 1900 quando, parroco il sac. Rosario Molinari di Castelbuono, fu richiesta nell’Addoloratella una messa votiva in onore della Madonna della Catena. Sembra che il sacerdote, interpretando tale richiesta quale segno divino, pensasse di promuovere all'interno della sua chiesa tale culto, nato a Palermo in seguito ad un evento miracoloso In piazza Garibaldi, presso il luogo dove sorgeva l'antica oda Reale, è ubicata la chiesa dell'Addoloratella,altrimenti nota come Maria SS. della Catena. Accanto ad essa possiamo osservare il monumento innalzato in onore dell'eroe locale Salvatore Spinuzza, uno dei protagonisti della fallita insurrezione dei 25 novembre 1856 contro i Borboni. L'iscrizione commemorativa reca la data del 14 marzo 1857, giorno in cui, nell'antistante piazza, venne eseguita la sua fucilazione. Prima dell’esecuzione, io Spinuzza ricevette i santi sacramenti nella vicina chiesa dell'Addoloratella. NOTIZIE STORICHE La costruzione della chiesa viene compiuta nel 1780, ovvero nel periodo di massima agiatezza e rilevanza politica della famiglia committente, i Legambi, che dal 1659 ai primi decenni dell'Ottocento ricoprirono più volte, a Cefalù, ruoli istituzionali. La realizzazione dell'edificio sacro ebbe dunque luogo sette anni prima che venisse demolita la Porta Reale, inserita nel contiguo sistema di mura megalitiche ed in seguito ricostruita coi nome di Porta Maggiore.Nel 1790 Don Pietro Legambi fonda il Collegino deii'Addolorata, che avrebbe dovuto dare asilo a sette donne prive di mezzi e che prestò la propria opera almeno fino ai primi dell'Ottocento. Questa missione di carità era stata precedentemente (a partire dal 1642) compiuta dalla Comunità della S.Vergine Addolorata, annessa alla chiesa di S.Maria dei Gesù al Borgo. Dopo la famiglia Legambi furono i D'Anna, con essa imparentati, a patrocinare l'Addoloratella almeno fino al 1960.Il motivo per cui detta chiesa fu altresì intitolata a Maria SS. della Catena è da attribuirsi a quanto avvenne nel maggio dei 1900 quando, parroco il sac. Rosario Molinari di Castelbuono, fu richiesta nell’Addoloratella una messa votiva in onore della Madonna della Catena. Sembra che il sacerdote, interpretando tale richiesta quale segno divino, pensasse di promuovere all'interno della sua chiesa tale culto, nato a Palermo in seguito ad un evento miracoloso verificatosi nel 1392, sotto il dominio aragonese. A questo proposito il Mongitore tramanda che, dovendo tre condannati essere giustiziati in piazza Marina, la Vergine fece scatenare una tempesta, a causa della quale l'esecuzione fu rimandata e :i tre vennero rinchiusi nella vicina chiesa. Qui, durante la notte, la Madonna avrebbe sciolto í ceppi dei condannati che, datisi alla fuga e presto catturati, ottennero la grazia in virtù dei miracolo loro concesso dalla Vergine. Qualche tempo dopo, la chiesa che li aveva accolti fu dedicata a Maria SS. della Catena. Nell'omonima chiesa cefaludese, il 18 agosto 1901 si celebrava il primo anniversario della esposizione di un'immagine su tela della Madonna (cm 80 x 55). La prima domenica dei marzo 1902 fu benedetta la statua della Vergine,eseguita a Roma, e un anno dopo ebbero luogo le inaugurazioni dei nuovo altare e della cappella. La collocazione della chiesa presso Porta Reale, uno dei principali accessi alla città fin dall'età ellenistica, è da porsi in relazione con il rituale secondo il quale i vescovi, nel fare il solenne ingresso nella diocesi, indossano i sacri paramenti proprio in questa chiesa, prima di iniziare il corteo lungo le vie cittadine. DESCRIZIONE Il settecentesco prospetto in blocchi di tufo giallo, è caratterizzato da una loggia costituita da un ampio arco a tutto sesto sorretto da due coppie di pilastri con capitelli ionici. Ai lati dell'arco sono ricavate i due nicchie nelle quali sono collocate due statue litiche. Al centro della facciata, al disopra dell'arco, tra due coppie di finestre è ricavata una terza nicchia ospitante la statua della Madonna. Dalla loggia, tramite alcuni gradini, si raggiunge il portale che dà accesso alla chiesa: questa presenta un impianto ad una sola navata, privo di abside e transetto. Al suo interno, su cui si aprono le finestre dei prospetto principale e quelle ricavate nel fianco meridionale, si nota l'altare, addossato alla parete di fondo dei presbiterio. Sempre all'interno è collocata una statua di S.Espedito. Alla sinistra dei prospetto, si trova un'edicola dedicata a San Rocco, patrono tutelare della città, venerato anche nella chiesa dell'Annunziata, dove si ergeva un altare costruito per il santo probabilmente tra i! 1522 ed il 1530, quando in Sicilia divampò la peste, sconfitta, secondo la' credenza popolare, per sua intercessione. Un altro altare dedicato al santo si trovava nella chiesa di S. Antonio da Padova.Sulla torre campanaria, nella .-cui base sono inglobati i resti delle antiche mura megalitiche, sono collocati due orologi, che il 29 aprile 1881 il Comune di Cefalù commissionò ad una ditta novarese. L'installazione di questi orologi comportò il restauro della torretta, nonché l'elevazione di un piano della stessa, per consentire l'inserimento degli ingranaggi all'interno della struttura. Per le campane di suoneria si pensò di utilizzare due delle tre campane dei convento di S.Caterina, dopo la sua trasformazione in Distretto Militare. La chiesa di Maria SS. della Catena, recentemente restaurata, necessiterebbe di ulteriori puntuali interventi di restauro al suo interno. In piazza Garibaldi, presso il luogo dove sorgeva l'antica oda Reale, è ubicata la chiesa ell'Addoloratella, altrimenti nota come Maria SS. della Catena. Accanto ad essa possiamo osservare il monumento innalzato in onore dell'eroe locale Salvatore Spinuzza, uno dei protagonisti della fallita insurrezione dei 25 novembre 1856 contro i Borboni. L'iscrizione commemorativa reca la data del 14 marzo 1857, giorno in cui, nell'antistante piazza, venne eseguita la sua fucilazione. Prima dell’esecuzione, io Spinuzza ricevette i santi sacramenti nella vicina chiesa dell'Addoloratella. NOTIZIE STORICHE La costruzione della chiesa viene compiuta nel 1780, ovvero nel periodo di massima agiatezza e rilevanza politica della famiglia committente, i Legambi, che dal 1659 ai primi decenni dell'Ottocento ricoprirono più volte, a Cefalù, ruoli istituzionali. La realizzazione dell'edificio sacro ebbe dunque luogo sette anni prima che venisse demolita la Porta Reale, inserita nel contiguo sistema di mura megalitiche ed in seguito ricostruita coi nome di Porta Maggiore. Nel 1790 Don Pietro Legambi fonda il Collegino deii'Addolorata, che avrebbe dovuto dare asilo a sette donne prive di mezzi e che prestò la propria opera almeno fino ai primi dell'Ottocento. Questa missione di carità era stata precedentemente (a partire dal 1642) compiuta dalla Comunità della S.Vergine Addolorata, annessa alla chiesa di S.Maria dei Gesù al Borgo. Dopo la famiglia Legambi furono i D'Anna, con essa imparentati, a patrocinare l'Addoloratella almeno fino al 1960.Il motivo per cui detta chiesa fu altresì intitolata a Maria SS. della Catena è da attribuirsi a quanto avvenne nel maggio dei 1900 quando, parroco il sac. Rosario Molinari di Castelbuono, fu richiesta nell’Addoloratella una messa votiva in onore della Madonna della Catena. Sembra che il sacerdote, interpretando tale richiesta quale segno divino, pensasse di promuovere all'interno della sua chiesa tale culto, nato a Palermo in seguito ad un evento miracoloso In piazza Garibaldi, presso il luogo dove sorgeva l'antica oda Reale, è ubicata la chiesa dell'Addoloratella,altrimenti nota come Maria SS. della Catena. Accanto ad essa possiamo osservare il monumento innalzato in onore dell'eroe locale Salvatore Spinuzza, uno dei protagonisti della fallita insurrezione dei 25 novembre 1856 contro i Borboni. L'iscrizione commemorativa reca la data del 14 marzo 1857, giorno in cui, nell'antistante piazza, venne eseguita la sua fucilazione. Prima dell’esecuzione, io Spinuzza ricevette i santi sacramenti nella vicina chiesa dell'Addoloratella. NOTIZIE STORICHE La costruzione della chiesa viene compiuta nel 1780, ovvero nel periodo di massima agiatezza e rilevanza politica della famiglia committente, i Legambi, che dal 1659 ai primi decenni dell'Ottocento ricoprirono più volte, a Cefalù, ruoli istituzionali. La realizzazione dell'edificio sacro ebbe dunque luogo sette anni prima che venisse demolita la Porta Reale, inserita nel contiguo sistema di mura megalitiche ed in seguito ricostruita coi nome di Porta Maggiore.Nel 1790 Don Pietro Legambi fonda il Collegino deii'Addolorata, che avrebbe dovuto dare asilo a sette donne prive di mezzi e che prestò la propria opera almeno fino ai primi dell'Ottocento. Questa missione di carità era stata precedentemente (a partire dal 1642) compiuta dalla Comunità della S.Vergine Addolorata, annessa alla chiesa di S.Maria dei Gesù al Borgo. Dopo la famiglia Legambi furono i D'Anna, con essa imparentati, a patrocinare l'Addoloratella almeno fino al 1960.Il motivo per cui detta chiesa fu altresì intitolata a Maria SS. della Catena è da attribuirsi a quanto avvenne nel maggio dei 1900 quando, parroco il sac. Rosario Molinari di Castelbuono, fu richiesta nell’Addoloratella una messa votiva in onore della Madonna della Catena. Sembra che il sacerdote, interpretando tale richiesta quale segno divino, pensasse di promuovere all'interno della sua chiesa tale culto, nato a Palermo in seguito ad un evento miracoloso verificatosi nel 1392, sotto il dominio aragonese. A questo proposito il Mongitore tramanda che, dovendo tre condannati essere giustiziati in piazza Marina, la Vergine fece scatenare una tempesta, a causa della quale l'esecuzione fu rimandata e :i tre vennero rinchiusi nella vicina chiesa. Qui, durante la notte, la Madonna avrebbe sciolto í ceppi dei condannati che, datisi alla fuga e presto catturati, ottennero la grazia in virtù dei miracolo loro concesso dalla Vergine. Qualche tempo dopo, la chiesa che li aveva accolti fu dedicata a Maria SS. della Catena. Nell'omonima chiesa cefaludese, il 18 agosto 1901 si celebrava il primo anniversario della esposizione di un'immagine su tela della Madonna (cm 80 x 55). La prima domenica dei marzo 1902 fu benedetta la statua della Vergine,eseguita a Roma, e un anno dopo ebbero luogo le inaugurazioni dei nuovo altare e della cappella. La collocazione della chiesa presso Porta Reale, uno dei principali accessi alla città fin dall'età ellenistica, è da porsi in relazione con il rituale secondo il quale i vescovi, nel fare il solenne ingresso nella diocesi, indossano i sacri paramenti proprio in questa chiesa, prima di iniziare il corteo lungo le vie cittadine. DESCRIZIONE Il settecentesco prospetto in blocchi di tufo giallo, è caratterizzato da una loggia costituita da un ampio arco a tutto sesto sorretto da due coppie di pilastri con capitelli ionici. Ai lati dell'arco sono ricavate i due nicchie nelle quali sono collocate due statue litiche. Al centro della facciata, al disopra dell'arco, tra due coppie di finestre è ricavata una terza nicchia ospitante la statua della Madonna. Dalla loggia, tramite alcuni gradini, si raggiunge il portale che dà accesso alla chiesa: questa presenta un impianto ad una sola navata, privo di abside e transetto. Al suo interno, su cui si aprono le finestre dei prospetto principale e quelle ricavate nel fianco meridionale, si nota l'altare, addossato alla parete di fondo dei presbiterio. Sempre all'interno è collocata una statua di S.Espedito. Alla sinistra dei prospetto, si trova un'edicola dedicata a San Rocco, patrono tutelare della città, venerato anche nella chiesa dell'Annunziata, dove si ergeva un altare costruito per il santo probabilmente tra i! 1522 ed il 1530, quando in Sicilia divampò la peste, sconfitta, secondo la' credenza popolare, per sua intercessione. Un altro altare dedicato al santo si trovava nella chiesa di S. Antonio da Padova.Sulla torre campanaria, nella .-cui base sono inglobati i resti delle antiche mura megalitiche, sono collocati due orologi, che il 29 aprile 1881 il Comune di Cefalù commissionò ad una ditta novarese. L'installazione di questi orologi comportò il restauro della torretta, nonché l'elevazione di un piano della stessa, per consentire l'inserimento degli ingranaggi all'interno della struttura. Per le campane di suoneria si pensò di utilizzare due delle tre campane dei convento di S.Caterina, dopo la sua trasformazione in Distretto Militare. La chiesa di Maria SS. della Catena, recentemente restaurata, necessiterebbe di ulteriori puntuali interventi di restauro al suo interno.

Giorni Orario delle messe
Festivi 11,00


Foto della chiesa
S.Maria della Catena
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