Itinerario/gita

Gangi

Descrizione
Comune di : GANGI (PA) 0921 Altitudine: 1050 Abitanti: Gangitani Il paesaggio che le fa da cornice e tutto rurale con campi di cereali e masserie di burgisi ossia contadini e allevatori non bradi che grazie alla fertilità del suolo e alla bravura professionale, producono in abbondanza grano, formaggi e carni. L'attuale centro fu costruito nei primi anni del sec. XIV dai superstiti di un primitivo centro sito a pochi chilometri più a sud, distrutto nel 1399 per ordine di Federico III d'Aragona¯. Molte gli elementi che costituiscono il patrimonio artistico-monumentale: La Chiesa Madre, con il massiccio campanile in stile tardo gotico del XV secolo, mostra finestre bifore di taglio elegante. Al suo interno il capolavoro di Giuseppe Salerno, detto lo Zoppo di Gangi, ovvero la tela del Giudizio Universale (1629), oltre a statue del quattrocchi - anch'egli artista locale del XVIII sec. La Chiesa dell'Abbadia (XVIII sec., ricca di affreschi).La Chiesa della Catena, tra le più antiche (XIV sec.), contiene una scultura della la Madonna in legno, del quattrocchi).San Cataldo (chiesa del XV secolo, col gruppo ligneo Madonna degli agonizzanti¯ opera del quattrocchi; una statua in marmo del Santo, de XV secolo e tela , dello Zoppo; Il Palazzo Buongiorno, attuale sede di uffici comunali, i cui soffitti accolgono affreschi del Fumagalli, XVIII sec. Il Castello, ormai in gran parte rudere, fu costruito da Francesco I Ventimiglia, Conte di Geraci, nel '300. In alcune strade del centro si possono incontrare le poche botteghe romane¯ rimaste, di stile¯ arabo, dal tipico ingresso costituito da porta e finestra con davanzale, il quale serviva come bancone di vendita. GANGIVECCHIO Nell'omonima contrada, sito a pochissimi chilometri dal centro, sorge un ex Monastero Benedettino, oggi utilizzato come centro agrituristico. Ebbe origine nel 1363 quando una comunità di monaci vi si insediò, accanto a una preesistente chiesa dell'Annunziata, già Parrocchia dell'antica Engio. All'interno un chiostro con balconi, ornati di stipi¯, del XIV secolo. Nelle pareti sono tuttora visibili tracce di affreschi, qualcuno interamente conservato, come quello raffigurante al naturale tre Vergini e Martiri dal volto soffuso di serena bellezza - ALBUKIA E' un monte a sud del Monte Marone, su cui sorge Gangi, dove è stata accertata la presenza di una Necropoli del IV sec. a.C., nonchè tracce di fabbriche del 111/1V sec. d.C. E' possibile vedere una Lecane (con disegno floreale su sfondo nero), un Askos di terracotta e due Lumiere ad olio del primo periodo romano cristiano. Il Santuario dello Spirito Santo, meta di devoti pellegrinaggi da Gangi e dai vicini centri delle Madonie¯, è sorto nel XVII sec. su una preesistente edicola sacra. Vi è venerata un'effige tinta su masso, opera del pittore Gaspare Vazzano (1550-1630). Vi si celebra la Festa di Pentecoste. All'interno ci sono affreschi del '700.


Foto dell'itinerario
Campanile in stile tardo gotico


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