Itinerario/gita

Petralia Soprana

Descrizione
Comune di : PETRALIA SOPRANA (PA) 0921 Altitudine: 1147 Abitanti: Sopranesi Il più alto paese delle Madonie.Sorge su un altopiano a 1147 metri di altezza da cui domina un ampio e pittoresco paesaggio che spazia dall'imponente cono vulcanico dell'Etna, alla città di Enna, ai monti del palermitano. Diverse sono le notizie che lasciano supporre che Petralia Soprana trae origini dall'antica Petra, città fondata dai Sicani per meglio difendersi dai continui attacchi del nemico. Numerosi sono infatti i reperti archeologici che sono stati trovati in diverse località vicine all'attuale centro abitato (Savochella - Saccù). Fu un centro di notevole importanza durante la dominazione greca e cartaginese. Nel 254 a.C., durante la prima guerra punica, i petrini aprirono la porta ai consoli Aulo Attilio e Gneo Cornelio passando dal dominio cartaginese a quello romano. Nel IX secolo fu conquistata dagli arabi e ribattezzata Batraliah. Nel 1062 fu conquistata dal conte Ruggero d'Altavilla che ne fortificò il castello, le torri e i bastioni esistenti. Nel 1067 il conte fece costruire un altro castello, fuori dalle mura, e una chiesa titolata a S. Teodoro. Nel 1258 passò alla contea dei Ventimiglia di Geraci e nel 1396 alla contea di Collesano. Da allora vide il susseguirsi di diverse famiglie nobiliari. Ancora oggi il paese conserva quasi integra la struttura urbanistica di tipo medievale con le tipiche stradine che si snodano tra palazzi nobiliari e chiese, con le piazze circondate da suggestive costruzioni o prospicienti un belvedere e poi i piccoli cortili interni vivacizzati da variopinti fiori. Il paese, oltre che di storia, e' ricco anche di opere d'arte di grande interesse realizzate dagli artisti più in vista del periodo come lo Zoppo di Gangi, i Gagini, frate Umile Pintorno da Petralia. La chiesa Madre dedicata ai SS. Pietro e Paolo domina un'intera piazza su cui si affaccia con un suggestivo colonnato realizzato nel XVIII secolo dai Serpotta. Al suo interno si conserva il primo Crocifisso di Frate Umile da Petralia. Interessante anche la chiesa di S. Maria di Loreto edificata nel XVIII secolo sui resti del castello. L'interno, con pianta a croce greca, conserva un ancona di Giandomenico Gagini. Da non dimenticare la chiesa del SS. Salvatore, dall'originaria forma ellittica, molto probabilmente una moschea nel periodo arabo, consacrata ai riti cristiani dal conte Ruggero, e i resti dell'acquedotto romano in contrada Cerasella a poca distanza dal centro abitato.


torna all'inizio del contenuto