Itinerario/gita

Castelbuono

Descrizione
Comune di : CASTELBUONO (PA) 0921 CAP 90013 Altitudine: 423 Abitanti: Castelbuonesi Sul versante settentrionale delle Madonie, in una verde vallata, ai piedi del Monte Milocco, sorge la cittadina di Castelbuono, sviluppatasi attorno al castello che, nell 316, fece costruire il conte di Geraci, Francesco I Ventimiglia, nel luogo in cui esisteva già un piccolo casale, forse di origine bizantina, il cui toponimo, Ypsigro, è di chiara derivazione greca. Solo verso la metà del XIV secolo si iniziò a nominare il casale, che a poco a poco si era ingrandito, in Castrum bonum (Castello bono) da cui derivò Castelbuono. Nel 1595, dal re di Spagna Filippo II, viene elevata a Principato e riconosciuta capitale dello Stato di Geraci. Nel 1632, dal Vicerè Duca di Albuquerque, Castelbuono ottiene il privilegio di potersi fregiare del titolo di città. Castelbuono vanta numerosi monumenti e opere d'arte. Il più maestoso, tra i monumenti, è il castello dall'originaria architettura a forma di cubo con torri quadrate. All'interno è la Cappella Palatina fatta ornare, nel 1683, dal Principe Francesco IV Ventimiglia, con stucchi realizzati da Giuseppe Serpotta, fratello del più celebre Giacomo, e da Vincenzo Messina. Nella nicchia dell'altare principale è custodita l'urna e il mezzo busto d'argento, realizzato nel 1521, contenente le reliquie di Sant'Anna, patrona della cittadina. Il castello, nel corso dei secoli, è stato rimaneggiato più volte a tal punto che oggi risulta difficile intuirne la struttura originaria. Meritevole di visita la Matrice Vecchia, costruita nel XIV secolo sulle rovine di un tempio pagano dedicato al dio sole, come dimostrano alcuni reperti rinvenuti durante i lavori di restauro. All'interno è diviso in quattro navate. Sull'altare principale troneggia un superbo Polittico considerato tra i più grandiosi della Sicilia. L'opera, commissionata nel 1520 da Simone Ventimiglia, è stata attribuita da G. Di Marzo ad Antonello de Saliba, nipote di Antonello da Messina. Attribuita, oggi, a Pietro Ruzzolone.Sotto il presbiterio vi è la Cripta, contenente degli affreschi, risalenti alla fine del 1500 e alla fine del 1600, riproducenti la vita, la passione, la morte e la resurrezione di Cristo. Lungo il corso principale del paese si trova la Fontana della Venere Ciprea (o dei "quattro cannoli"), costruita nel 1614 con i resti di un'antica fontana che adornava l'ingresso principale del casale di Ypsigro. Il Museo Francesco Minà-Palumbo, attualmente ospitato nei locali del monastero (Badia) di S. Venera (XV sec.), conserva un immenso patrimonio di straordinario interesse scientifico relativo alle Madonie e raccolto dallo studioso castelbuonese nel XIX secolo. Interessanti le collezioni di fossili, utensili, documenti storici e preistorici, tavole raffiguranti gli uccelli e le piante delle Madonie, disegnate dallo stesso Minà-Palumbo.



Foto dell'itinerario
Matrice Vecchia

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